IL CLUB DELLA CITTA'

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20/10/2024

il punto dei Responsabili Tecnici

Anche quest'anno la scuola calcio CSF ha registrato un numero di iscritti molto alto, permettendo la formazione di più gruppi per ogni singola annata. Questo dato positivo evidenzia il crescente interesse e la fiducia delle famiglie nei confronti della nostra organizzazione e del nostro operato. La qualità delle prestazioni delle squadre è in costante miglioramento. Questo progresso è il risultato di un lavoro meticoloso e continuo sulla metodologia e sulle strutture degli allenamenti, supportate dalle linee guida della Juventus. Infatti l'area tecnica e l'area scouting della Juve supervisionano le nostre attività, offrono una visione d’insieme sui nostri ragazzi e bambini e forniscono una continua e costante formazione ai nostri tecnici qualificati. Anche se i risultati non sono l'unico obiettivo in questa fase di crescita dei nostri giovani calciatori, è doveroso sottolineare la splendida figura ottenuta al Torneo Grande Slam, dove ci siamo classificati tra i primi club della manifestazione. Questo traguardo dimostra l'efficacia del nostro lavoro e l'impegno dei nostri bambini. Ciò che ci rende più soddisfatti e orgogliosi è la crescita non solo tecnica, ma anche umana dei bimbi del CSF. Un esempio tangibile di questo sviluppo è il comportamento esemplare di alcuni nostri giocatori, premiati con la Green Card della FIGC. Questo riconoscimento è attribuito a comportamenti estremamente corretti e all’insegna del fair play, un valore fondamentale per la nostra scuola calcio. In conclusione, il bilancio di questo inizio di stagione è estremamente positivo. Non possiamo che essere soddisfatti dei progressi ottenuti e guardiamo al futuro con ottimismo e determinazione. I Responsabili tecnici Luca Palermo e Marco Parigi

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13/08/2024

Intervista a Carmine Esposito

𝟏- 𝐂𝐢𝐚𝐨 𝐂𝐚𝐫𝐦𝐢𝐧𝐞 𝐞 𝐛𝐞𝐧𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐂𝐋𝐔𝐁, 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐜𝐜𝐚.  𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐡𝐚𝐢 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐂𝐒𝐅 𝐂𝐀𝐑𝐌𝐀𝐆𝐍𝐎𝐋𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐄𝐍𝐂𝐀𝐑? Ciao Alfonso e grazie per avermi dato modo di farmi conoscere; è stato molto facile scegliere questa piazza perché, quando si viene a parlare con un club con una struttura del genere e per la serietà di questo club, non ho avuto dubbi dopo una chiacchierata col presidente Alessio Russo. 𝟐- 𝐅𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐝 𝐨𝐫𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥 𝐞̀ 𝐥’𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢 𝐡𝐚 𝐫𝐞𝐠𝐚𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨? Mi ritengo fortunato perché il calcio mi ha dato più emozioni nel percorso della mia carriera: ricordo con gioia la prima convocazione con l’Italia, aver messo piede dentro il campo di Coverciano all'età di 14 anni, ricordo il mio gol da professionista nel Campobasso a Teramo e porto sempre nel cuore i miei 3 campionati vinti qui in Piemonte, 1 di promozione e 2 di eccellenza... 𝟑- 𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐢𝐧𝐧𝐨𝐯𝐚𝐭𝐚, 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐠𝐢𝐚̀ 𝐚𝐫𝐦𝐨𝐧𝐢𝐚 ? È una squadra nuova, ma con la mia esperienza posso dire che solo se diventiamo un gruppo vero che combatte insieme e non ragiona da singolo si possono ottenere grandi risultati, sicuramente tra di noi ci consociamo già ma il ritiro servirà per conoscerci anche in campo. 𝟒- 𝐇𝐚𝐢 𝐯𝐢𝐧𝐭𝐨 𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞 𝐬𝐢𝐜𝐮𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐩𝐨𝐫𝐭𝐞𝐫𝐚̀ 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐚 𝐞𝐧𝐞𝐫𝐠𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚. 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨? Vincere è bellissimo e sarà mio compito trasmetterlo al gruppo, sono il più ‘vecchietto' insieme a Romani, penso che nulla sia impossibile e bisogna sempre essere ambiziosi 'nel nostro piccolo’. 𝟓- 𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐡𝐚 𝐢𝐧𝐟𝐥𝐮𝐢𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐨 𝐢𝐥 𝐃𝐒 𝐈𝐕𝐀𝐍𝐎 𝐃𝐄 𝐂𝐀𝐑𝐎? Il Ds Ivano ha influito tanto su di me, perché all'inizio in Piemonte conoscevo poche persone e lui fin da subito c'è stato per me; se ora ho un posto di lavoro, oltre al mio importante impegno calcistico, lo devo a lui: per questo gli ho sempre detto GRAZIE. 𝟔- 𝐄𝐒𝐏𝐎𝐒𝐈𝐓𝐎 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞̀ ? Mi ritengo un giocatore molto importante per questa categoria, ma penso che il mio lavoro più grande all'interno dello spogliatoio sia trasmettere la mentalità e un pizzico di professionalità, e credo che in questa categoria faccia la differenza. 𝟕- 𝐏𝐞𝐫 𝐢 𝐫𝐚𝐠𝐚𝐳𝐳𝐢 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐮𝐧 𝐩𝐨’ 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐝’𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐨. 𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐭𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨? I grandi devono dare sempre l'esempio ai più piccoli, quindi sicuramente non tollero comportamenti inadeguati all'interno della struttura; io sono padre e noto che mia figlia è lo specchio di quello che siamo io e sua madre e noi con i nostri primi tifosi dovremo essere così. 𝟖- 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐥𝐞 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐠𝐢𝐫𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐭𝐞𝐦𝐞𝐫𝐞? È un bel girone, sicuramente equilibrato, ogni domenica bisogna affrontarla al meglio; sulla carta ci sono 2 o 3 squadre dove sicuramente - a nomi - sono le favorite, ma questo non vuol dire nulla perché spesso non è così; se devo fare qualche nome credo che, in ordine, metterei Cuneo, Alba, Valenzana.  𝟗- 𝐐𝐮𝐚𝐥 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐠𝐫𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢 𝐡𝐚 𝐝𝐚𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭? Il calcio mi ha insegnato tantissimo se non tutto: l'educazione, il rispetto, i valori e potrei citarne ancora, ma dico solo che mi ha temperato nella vita e reso un uomo. 𝟏𝟎- 𝐔𝐧 𝐚𝐩𝐩𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐢 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐭𝐢𝐟𝐨𝐬𝐢… 𝐜𝐢 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐝𝐚 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐭𝐢𝐫𝐬𝐢? Alla nostra città non prometto una posizione di classifica perché credo che sia troppo presto; bisogna prima scoprire le capacità di questo gruppo, ma credo che si debba mirare sempre più in alto possibile e avere rispetto per tutti ma timore per nessuno, quindi il CSF CARMAGNOLA scenderà in campo sempre per vincere e mi auguro che la vittoria arrivi più volte possibile, il mio obbiettivo è centrare qualcosa di storico che qui nessuno ha fatto prima. Detto questo, come dico sempre io, nella vita non tifo per nessuna società in particolare ma dal 1º di luglio Carmagnola ha un tifoso in più perché faccio parte di questa famiglia, quindi forza CSF CARMAGNOLA! 💙🤍

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05/08/2024

Intervista al Direttore Generale Serratore

𝐂𝐢𝐚𝐨 𝐆𝐢𝐮𝐥𝐢𝐨, 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐭𝐢 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐫𝐢𝐧𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐟𝐢𝐝𝐮𝐜𝐢𝐚 𝐞𝐝 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐡𝐚𝐢 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐭𝐨, 𝐦𝐚 𝐚𝐝𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐞 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐞. 𝟏.⁠ ⁠𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐭𝐢 𝐞̀ 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞? Durante la prima ondata di Covid, nella primavera 2020, l’attuale presidente Russo che ricopriva il mio ruolo attuale, mi chiamò e mi chiese se fossi interessato a ristrutturare una nuova società con le giovanili al centro del progetto, con la scuola calcio che fosse solida e con numeri altissimi, che il centro sportivo fosse pieno di gente che lo frequentasse, e allora, siccome mi piacciono le sfide, ho accettato senza pensarci troppo. 𝟐.⁠ ⁠𝐂𝐡𝐞 𝐭𝐢𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐚𝐬𝐬𝐮𝐦𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨? Domanda complessa…. Ci vuole comprensione e autorevolezza, sono dovuto cambiare anche un po’ come uomo, ho dovuto lavorare sulla mia capacità di avere pazienza, nel contare fino a 20 ( in alcuni casi anche a 40 ) prima di rispondere o prendere decisioni, perché nella gestione di una società di calcio ci sono sempre 10 imprevisti al giorno moltiplicati per 14 annate e ogni imprevisto ti fa ripartire da capo, a volte arrabbiare, spesso scoraggiare, quindi la gestione mentale del mio ruolo è complessa proprio perché tocca ogni sfera, dirigenziale, gestionale, colloquiale, esecutiva. Però il mio ( nostro ) fucus deve sempre essere l'esperienza positiva dei ragazzi, loro sono i protagonisti, sono genitore anche io, e i genitori consegnano a noi la cosa più cara che hanno, di conseguenza bisogna cercare di sbagliare il meno possibile su tutti i fronti, sempre seguendo la linea tracciata ad inizio stagione. 𝟑.⁠ ⁠𝐏𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐫𝐚𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞, 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐢 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐢 𝐡𝐚i 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐂𝐒𝐅? Ho iniziato come tutti a giocare, poi i figli, soprattutto maschi, ti portano inevitabilmente a calpestare i campi in cui da bambino giocavi, e da lì dirigente di annata, organizzatore di tornei, mister, fino a quando Ale Russo non mi ha proposto di fare il direttore generale. 𝟒.⁠ ⁠𝐐𝐮𝐚𝐥𝐢 𝐦𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐨𝐯𝐫𝐞𝐛𝐛𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐂𝐒𝐅 𝐩𝐞𝐫 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐞𝐭𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚? Le strutture sono state migliorate notevolmente, i genitori così “passionali” ed “esigenti “ sono sicuramente uno stimolo per migliorare, ma credo che la qualità degli istruttori e dei mister siano sicuramente un volano FONDAMENTALE per poter aumentare la competitività, certo che a dirigere l’orchestra ci devono essere dei responsabili ed una direzione con gli attributi, e noi li abbiamo. 𝟓.⁠ ⁠𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐉𝐔𝐕𝐄𝐍𝐓𝐔𝐒 𝐀𝐂𝐀𝐃𝐄𝐌𝐘, 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐚 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨? Diciamo che non abbiamo subito grossi traumi, e questo significa che stavamo lavorando già benissimo, per me sono fondamentali in questo successo i miei più stretti collaboratori ai quali dò tutto il merito di questo successo del progetto Academy, quindi grazie Beppe, grazie Luca, grazie Marco, e a cascata tutti quelli che dipendono da loro. 𝟔.⁠ ⁠𝐔𝐧 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐞̀ 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞. 𝐒𝐢𝐞𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐮 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐟𝐫𝐨𝐧𝐭𝐞? Sono molto esigente su questo fronte e i risultati fortunatamente si vedono, il presidente si fida di me e delle mie intuizioni e con l’aiuto di Paolo Biolatto abbiamo fatto un lavoro enorme nei primi tre anni di settore giovanile. In questi 3 anni abbiamo migliorato le squadre, finalmente sono arrivate a far parte delle agonistiche le categorie su cui ci siamo concentrati di più negli anni in cui ho iniziato il percorso CSF, i 2009 hanno vinto un campionato, i 2010 si sono salvati facilmente in un girone regionale di ferro, i 2011 si apprestano con grande entusiasmo ad entrare nel calcio che conta, non si poteva ambire a nessun risultato sportivo migliore. Considero anche che i prossimi U19 e U17 siano due organici all’altezza di vincere i rispettivi campionati, insomma, è bello bello bello andare a vedere le loro partite nei fine settimana. 𝟕.⁠ ⁠𝐐𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐞̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞, 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐢𝐧 𝐄𝐜𝐜𝐞𝐥𝐥𝐞𝐧𝐳𝐚? IMPORTANTISSIMO, non ancora percepito fino in fondo dai giovani, perché è il secondo anno di questa categoria a cui dobbiamo abituarci, ma quando si arriva a 16-17 anni ora si guarda verso l’alto, e questo è l’obbiettivo che devono avere i ragazzi di quelle categorie. 𝟖.⁠ ⁠𝐓𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐧𝐮𝐨𝐯𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐭𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨? Ritorno alla domanda n.4: sta cambiando il fatto che i tecnici si propongono per venire da noi, che i ragazzi di società apparentemente superiori a noi, guardino i nostri risultati con interesse, e possiamo vantare di avere giocatori sulle giovanili che provengono da ogni posto della provincia e non solo, che fanno sacrifici per allenarsi al CSF CARMAGNOLA. La scuola calcio è il nostro fiore all’occhiello, tanti bambini, tanti appassionati, tantissima gente che viene a vedere le nostre partite dei più piccoli, bello vedere i genitori al bar prima della partita tutti assieme, bello vederli felici e che si raccontano tra di loro le gesta dei propri ragazzi. 𝟗.⁠ ⁠𝐃𝐞𝐬𝐜𝐫𝐢𝐯𝐢 𝐢𝐧 𝐝𝐮𝐞 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐭𝐞𝐚𝐦: …due parole io ?? ma mi conosci ??? il mio team è composto dal mio telefono, dagli air pods e dalla mia agenda che ho in testa… a parte le battute, io devo ringraziare quelle persone che sono fuori dal contesto mediatico ma che senza di loro sarebbe tutto molto complesso, quindi mister, dirigenti, magazzinieri, collaboratori ecc ecc, ma il vero motore lo fanno gli operativi autonomi, quelli come Marco Parigi e Luca Palermo, di cui mi posso fidare senza nemmeno dire troppe parole, di gente come Beppe Anzelmo che viene dipinto come “il segretario” ma non ci si rende conto che dietro c’è TANTO TANTO di più. Cerchiamo di dare meno grattacapi possibili al Pres che ha già il suo bel da fare sotto molti aspetti, a cui vanno i miei più sinceri complimenti per quello che è riuscito a mettere in piedi, per la capacità di scegliere le persone giuste , e quindi anche complimenti per la lungimirante scelta di avermi scelto come Direttore Generale (ride). 𝟏𝟎.⁠ ⁠𝐂𝐨𝐬𝐚 𝐞̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐂𝐒𝐅? Normalmente inizio dalle 6.45 del mattino con la prima chiamata di quasi 1 ora mentre vado a lavoro (quello vero) che mi serve a connettermi con la giornata. Da lì in poi iniziano centinaia di messaggi, di vocali da 4 minuti "...." , di chiamate di ogni genere, che spesso ti fanno arrivare a fine giornata esausto, ma per me il CSF rimane un hobby appassionante che sta crescendo giorno per giorno, che ti stanca molto, ma che quando vedi la finale play out della prima squadra risolta all’ultimo minuto a tuo favore, quando vedi i ragazzi che festeggiano per un campionato vinto o per una salvezza, quando vedi il centro sportivo pieno di bambini che riempiono i campi, alla fine pensi che ti mancherebbe tutto questo se non ci fosse. Grazie e buon lavoro!

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24/07/2024

Intervista al Direttore Sportivo Prima Squadra Ivano De Caro

𝟏-𝐁𝐮𝐨𝐧𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐈𝐯𝐚𝐧𝐨, 𝐢𝐧𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐂𝐥𝐮𝐛, 𝐜𝐨𝐦𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐥𝐚 𝐜𝐥𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐚. 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢 𝐧𝐞𝐥 𝐂𝐒𝐅? Buongiorno a te! Nel Csf ricopro il ruolo di Direttore Sportivo della Prima Squadra, ruolo che ho ricoperto negli ultimi 4 anni: due anni in promozione e due in eccellenza con la Pro Villafranca. 𝟐-𝐂𝐢 𝐬𝐩𝐢𝐞𝐠𝐡𝐢 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐢𝐧 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨? Il mio ruolo consiste principalmente nel trovare calciatori con caratteristiche che si integrino bene nella categoria e nelle idee tecnico-tattiche del Mister e, a mercato ultimato, nell'intrattenere i rapporti tra la società e i calciatori tesserati, nel massimo rispetto e trasparenza possibile. 𝟑-𝐋𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨? Diciamo che il lavoro del direttore non è mai facile. Forse, la parte un pochino più complicata é riuscire a portare in rosa giocatori cercando di avere un occhio alla loro qualità e un occhio al bilancio, che deve essere sempre assolutamente sostenibile, quindi cercare giocatori con qualità-prezzo più alta possibile. 𝟒-𝐑𝐢𝐚𝐬𝐬𝐮𝐦𝐢 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐚𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨. Posso dirti che per me il calcio è passione pura, è sempre stata una parte importante del mio percorso di vita, pensiamo che di 56 anni circa 40 li ho passati sui campi di calcio. Il calcio è felicità, aggregazione e creare empatia con tutti i compagni, annata dopo annata. 5-𝐋𝐞 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐧𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐚𝐦𝐦𝐢𝐧𝐢𝐬𝐭𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐨𝐠𝐥𝐢𝐚𝐭𝐨𝐢𝐨? La regola principale è sicuramente il rispetto dei ruoli, ogni componente deve sempre essere rispettoso del suo lavoro e di quello svolto dagli altri che siano giocatori, staff e dirigenti, e cercare di fare le cose in maniera più professionale possibile. Il resto del lavoro lo fa poi il buon senso di tutti. 𝟔-𝐋’𝐚𝐟𝐟𝐢𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐬𝐮 𝐮𝐧 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐧𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞? Sicuramente il direttore, quando sceglie un Mister, sa benissimo che sarà quello che può trasformare una stagione in positiva o in negativa e quindi deve cercare di assecondarlo e non fargli mai mancare il suo appoggio e la sua stima. È una stagione spalla a spalla, diciamo. 𝟕-𝐈𝐥 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐚𝐧𝐢𝐥𝐞 𝐬𝐭𝐚 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐮𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐢 𝐥𝐢𝐯𝐞𝐥𝐥𝐢… Sì, vero, il settore giovanile è gestito molto bene dal Direttore Giulio Serratore, è arrivato a ottenere importanti risultati e quest'anno sta diventando sempre più completo e competitivo a tutti i livelli, con addizione di mister molto preparati e atleti di buonissimo livello. Speriamo di migliorarlo sempre perché considero il settore giovanile importantissimo per la crescita, in un'ottica futura anche della Prima Squadra, e cercheremo di migliorarlo sempre di più. 𝟖-𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐯𝐯𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐧𝐝𝐚𝐫𝐝 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐠𝐢𝐨𝐜𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐚? Premetto che la maggior parte dei giocatori contattati dal sottoscritto sono ragazzi che conoscevo già molto bene e con cui, già negli anni, tra tornei e campionati, vi era una conoscenza, con molti di loro anche una bella amicizia. Basta una telefonata e attendere qualche giorno per completare il lavoro, spesso li convinco a seguirmi nelle mie avventure calcistiche. 𝟗-𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐞̀ 𝐚𝐯𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐥 t𝐮𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐂𝐒𝐅? 𝐂𝐡𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐡𝐚𝐢 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨? Il primo incontro con il CSF è avvenuto prima da avversario e, sinceramente, salta subito all'occhio che è una società organizzata e con un impianto sportivo di grande spessore, se vogliamo anche da categorie superiori all’eccellenza; poi a febbraio, avendo sciolto il contratto con la Pro Villafranca, ho avuto occasione di fare un incontro con il Presidente Alessio Russo per provare a valutare un intento di idee e valutazioni su cosa sarebbe potuto essere il mio futuro calcistico: ci siamo trovati subito bene e d’accordo su tutto, la trattativa non è durata più di tre minuti... ed eccomi qui a Carmagnola, felicissimo di fare parte della grande famiglia CSF! 𝟏𝟎-𝐍𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐩𝐢𝐧𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞, 𝐢𝐥 𝐃𝐒 𝐬𝐢 𝐨𝐜𝐜𝐮𝐩𝐚 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐚 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐢𝐭𝐞 𝐭𝐫𝐚 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐞 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐝𝐫𝐚 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐥𝐜𝐢𝐨𝐦𝐞𝐫𝐜𝐚𝐭𝐨. 𝐐𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐮𝐞 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞̀ 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐟𝐞𝐫𝐢𝐬𝐜𝐢 𝐢𝐧 𝐜𝐮𝐢 𝐭𝐢 𝐭𝐫𝐨𝐯𝐢 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐚 t𝐮𝐨 𝐚𝐠𝐢𝐨? Dei due distinti e diversi periodi dell'annata posso dire, senza presunzione, che non ne ho uno che mi sta più a cuore, ma fanno parte del mio ruolo e li svolgo cercando di essere più professionale e umile possibile, anche se (detto tra noi) l’umiltà non è proprio il mio pezzo forte (ride). Grazie Ivano e buon lavoro

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