06/12/2023 , Pubblicato da Cristiano Sabre (addetto stampa responsabile CSF Carmagnola)

Partite

Ettore Cellerino: un nuovo mister per puntare alla salvezza in Eccellenza

"Le mie squadre votate al bel gioco, puntiamo a salvarci, una volta svuotata l'infermeria saremo più forti""



Nulla è ancora compromesso per il CSF in questa stagione 2023-24 di Eccellenza.

Dopo l'addio consensuale con la società di mister Sandro Contieri per gli ultimi ripetuti risultati negativi (fatale lo 0-1 casalingo di domenica scorsa 3 dicembre contro il Saluzzo), ora la responsabilità e l'onore di allenare la squadra biancazzurra vanno all'allenatore Ettore Cellerino.

Salutato e ringraziato Contieri, artefice di un percorso di maturazione di quattro anni e mezzo coi biancazzurri, che l'ha portato a riottenere proprio l'Eccellenza dopo 15 anni e a scrivere un pezzo di storia importante societario, Cellerino ha diretto invece ieri il primo allenamento ufficiale col gruppo, cercando sin da subito di ritrovare le motivazioni perse.

Cellerino da giocatore esordisce a 17 anni in Serie D con l'allora Giavenocoazze, poi le sue esperienze a Saluzzo, Fossano, Airaschese Albese e Cuneo, col quale ha vinto un' Eccellenza. Poi le militanze in Serie D ancora col Cuneo, ma anche con Volpiano e Savona. Da allenatore invece il percorso iniziato con l'Airaschese, poi Saluzzo, Brandizzo (vincendo la Promozione), Moretta (primo anche qui in Promozione), infine Atletico Racconigi, prima di approdare al CSF Carmagnola Queencar.


Benvenuto mister, come cambierà la squadra in vista delle due ultime due partite di andata e del ritorno nel modulo tattico e quale sarà l'atteggiamento con annesso obiettivo?

"Per valutare i cambiamenti devo prima entrare bene nell'ottica di squadra, che mi ha subito accolto benissimo. Alcuni giocatori più datati del gruppo li conosco già, così come le loro caratteristiche, mentre devo scoprire meglio i giovani. In generale sono comunque un allenatore che non ha un modulo fisso. Nei dieci anni di allenatore l'ho quasi sempre cambiato, adattandolo come un vestito in base alle caratteristiche dei singoli giocatori e del gruppo che ho a disposizione. L'obiettivo a inizio stagione era la salvezza e ora, dopo 12 giornate, rimane pur sempre lo stesso".


Vi saranno nuovi innesti e soluzioni per il futuro?

"A oggi nessuno vuole stravolgere niente. La società e il sottoscritto pensano che la rosa sia competitiva, è chiaro che il primo problema attuale sia la situazione dell'infermeria. Prima questa si svuota, prima la squadra recupererà giocatori importanti. Non è un problema solo mio, lo è anche stato per chi mi ha preceduto. Ciò che potrà forse cambiare col sottoscritto sarà il voler schierare una squadra di carattere, sanguigna, che rispecchia la mia forte personalità nel lottare fino alla fine. Speriamo, se mi sarà consentito, di esprimere nel contempo un bel calcio, anche se è chiaro che la situazione mentale e di classifica non positivi in questo momento non aiutino e lo comprendo, essendo stato anch'io calciatore. In molti casi non permettono la giocata giusta, che avverrebbe invece con una mente più libera, ad esempio se fossimo sesti in classifica".


Un pensiero sul predecessore, Sandro Contieri.

"Purtroppo chi fa l'allenatore sa purtroppo le "regole" del nostro mestiere. Dalla Serie A alla Terza Categoria funziona a malincuore così. Dobbiamo stare al gioco, perchè essere mister vuol dire regalarsi tanti soddisfazioni, ma anche tante delusioni. Detto questo, non posso che parlar bene di un allenatore che ho affrontato l'anno scorso con l'Atletico Racconigi, che ha vinto lo scorso anno il campionato e capisco anche il legame che ha creato nel tempo con giocatori e ambiente. Anch'io infatti ho vissuto una situazione simile di ben 6 anni a Moretta, dove allo stesso modo abbiamo vinto un campionato di Promozione, portando per la prima volta in assoluto la squadra in Eccellenza. L'anno successivo siamo arrivati settimi, ottenendo il miglior risultato della storia morettese in Eccellenza. Massimo rispetto per Contieri, per quello che ha fatto per la società, augurandogli le migliori fortune e come è successo a me e a tutti gli allenatori, avrà la possibilità di ritornare presto sui campi e dimostrare nuovamente quello che di buono ha fatto a Carmagnola".

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